Italieni # 19
Articolo del quotidiano francese Le Monde (qui in francese e qui in italiano) sul razzismo in Italia, un resoconto agghiacciante, senza peli sulla lingua. Tra l’altro parla anche di episodi che non conoscevo, per esempio di un arbitro che in una partita di basket ha insultato un giocatore dicendogli “Vai a raccogliere banane in Africa!” oppure il capogruppo della Lega Nord nel Consiglio della Regione Friuli-Venezia Giulia rifiuta di ospitare una mostra sull’Africa a Pordenone (quindi dalle mie parti!) perchè “di immigrati non ne vogliamo vedere più, nemmeno in fotografia, qui sono già il 25% della popolazione.” L’autore, Philippe Ridet, ricorda poi una cosa che molte volte viene tralasciata dalla stampa e soprattutto dalle televisioni italiane, e cioè il passato di emigrazione dell’Italia. “A New York, nel 1904, gli italiani erano all’origine del 51% dei delitti commessi nella città, pur rappresentando soltanto il 5% della popolazione”. Un dato che oggi ci sembra impossibile, ma che probabilmente è vero. A testimonianza del modo in cui venivano trattati gli italiani che emigravano all’estero, mio padre testimonia che nella Zurigo dei primi anni ’60 nelle vetrine dei negozi abbondavano i cartelli con scritto ‘Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani’. Io proporrei un bar con un cartello
Parole (it)aliene:
Licio Gelli, "Maestro Venerabile" della loggia massonica P2: "Ho una vecchiaia serena.Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo.Forse sì, dovrei avere i Diritti d'Autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa ... ". [Grazie Wil, per avermi reso consciente di questa ennesima realtà da brividi!]
Francesco Cossiga, Senatore a vita ed ex Presidente della Repubblica: “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito. Gli universitari, invece, bisogna lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo?
Memole dice: Vi giuro, i credevo che fosse una bufala, una barzelletta. Ora, con qualche giorno di distanza e dopo quello che è successo in piazza Navona, queste parole mi mettono ancora più angoscia. Ricordo che però io leggo di queste cose sui siti internet, ma non sto vivendo davvero queste proteste da italiana, perché sono in Inghilterra e da qui la realtà italiana sembra… non lo so, un film di Totò.
E dulcis in fundo, una chicca americana:
Memole dice: A me questa cose mette i brividi! Sul serio. Buon Halloween.