Anno di pubblicazione: 2007
Pubblicato da: Elzeviro ( € 19,50)
Pubblicato da: Elzeviro ( € 19,50)
Temi: Shakespeare, Venezia, leggende, storia, storia dell’arte
Read review of this book in English here.
Gli autori: Shaul Bassi insegna letteratura inglese e postcoloniale all’università Ca’ Foscari di Venezia. I suoi interessi di ricerca si dividono tra Shakespeare (con una particolare passione per Otello) e la letteratura contemporanea (con una particolare passione per Rushdie). Alberto Toso Fei, viaggiatore e giornalista, discende da una delle antiche famiglie di vetrai di Murano. Ha dato vita ad una ‘trilogia del mistero’ (vedi libri consigliati alla fine del post).
Di cosa si tratta: Il Mercante di Venezia e Otello furono ispirati da un reale viaggio a Venezia o Shakespeare immaginò la città a distanza per scrivere i suoi due capolavori veneziani? Anche se gli studiosi ritengono che egli non abbia mai messo piede in Italia, nel passeggiare per Venezia è forte la tentazione di credere il contrario: sono così tanti i luoghi, i monumenti maestosi e gli angoli nascosti che ci sembrano sussurrare “Shakespeare è stato qui”. Perché i campi e le calli di Venezia raccontano molte storie e Shakespeare non sapeva resistere alle storie.
Pensieri: Sia che tu ami Venezia sia che tu ami il bardo, troverai questo libro a dir poco sfizioso. Io, che li amo tutti e due, l’ho trovato magico. Shaul Bassi è stato il mio professore di letteratura inglese postcoloniale all’università e lo stimo molto. Tra i suoi (tanti) interessi c’è appunto Otello, personaggio shakesperiano che mi ha sempre affascinato più di ogni altro, e la cultura ebraica. Siccome tra i miei vicini di casa veneziani posso vantare il presidente della comunità ebraica italiana, il signor Amos Luzzatto, ho cominciato ad interessarmi pure di questa comunità dimenticata, eppure così tipicamente veneziana. Fare una passeggiata per il ghetto di sabato è magico, è come se Shylock prendesse vita. Delle volte, camminando da quelle parti, si scorge la statua di un moro dietro la vetrina di un antiquario e le connessioni shakespeariane sorgono spontanee.
Tramite questo libro ho scoperto tutta una serie di piccole curiosità e leggende veneziane, che vanno ben oltre il ‘Ponte delle Tette’ o quello ‘dei Pugni’. Mi spiego anche i motivi per cui Venezia è una specie di isola felice in un Veneto popolato da xenofobi: arabi, turchi, africani, ebrei ashkenaziti e sefarditi… chi più ne ha più ne metta, insomma. Venezia era (ed è) un vero crogiolo di genti. Il libro è corredato da bellissime foto in bianco e nero e da citazioni delle opere del bardo che in qualche modo riguardano la città lagunare. Per conoscere la geografia di Otello e Desdemona, ma non solo.
Altre guide alternative di Venezia:
- Venezia è un Pesce – Tiziano Scarpa
- Veneziaenigma. Tredici Secoli di Cronache, Misteri, Curiosità e Straordinarie Vicende Tra Storia e Mito – Alberto Toso Fei
- Leggende Veneziane e Storie di Fantasmi – Alberto Toso Fei
- Misteri della laguna e racconti di Streghe – Alberto Toso Fei
ma Bassi e' quello che a vederlo sembra un mezzo barbone? io lo incontravo sempre in mensa al primo anno...
ReplyDeletealla tua lista venexiana aggiungerei la guida di Corto Maltese (sai com'e', sono una fan...)
eppoi eppoi... ti ho assegnato un premio. non sara' il Nobel, ma mi farebbe piacere che lo ritirassi.
;-)
un bacione (e grazie per la scheda sull'Etiopia)
clauds
No, Bassi non sembra un mezzo barbone! Non è che incontravi qualche losco porfessore di lettere? Ne conosco un paio che sul serio sembrano dei barboni...
ReplyDeleteE' vero, la guida di Corto Maltese! Ce l'aveva la mia co-inquilina...
Che bello, ho vinto un premio! Mmmh, non sono sicura di meritarmelo, però.
@Giulia: mi sembra di no, ma non vorrei prendere un granchio.
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