Sunday, January 25, 2009

2. "The No.1 Ladies’ Detective Agency" di Alexander McCall Smith

Anno di Prima Pubblicazione: 1998
Genere: romanzo, erroneamente definito a volte romanzo giallo
Paese: Gran Bretagna / Botswana


Sull’autore: Nato nel 1948 in Zimbabwe (che allora si chiamava ancora Rhodesia) da una famiglia di origini scozzesi, ha studiato sia in Zimbabwe che in Scozia. Ha insegnato diritto alla University of Botswana ed è ora uno scrittore avviato. Ha scritto sia libri per bambini che collezioni di racconti, per esempio The Girl Who Married a Lion and Other Tales from Africa (2004). Nel 1998 ha scritto il primo romanzo della serie The No.1 Ladies’ Detective Agency, che è diventata molto popolare in diversi paesi per il modo assolutamente positivo in cui cattura la vita di tutti i giorni in Africa, senza toni sentimentali o paternalistici.

Trama: Precious Ramotswe decide di aprire la prima agenzia investigativa del Botswana. Con poco più di un camioncino bianco per condurre le sue indagini, Mma Ramotswe inizia a trattare i casi più diversi: una moglie che pensa che il marito la tradisca, una figlia che vuole conoscere la vera identità dell’uomo che si spaccia come suo padre e stregoneria ai danni del figlio di un maestro di scuola elementare. Di questo romanzoè stato anche fatto un adattmento per la televisione (BBC) firmato da Anthony Minghella.

Alcuni pensieri: Veramente carino: si legge in un soffio. Se cerchi un libro che parli dei problemi economici e sociali del Botswana o delle ingiustizie nell'estrazione e nel commercio dei diamanti, non cercare qui. E' il primo libro di una serie che racconta di una donna che apre la prima agenzia investigativa di Gaborone, la capitale del Botswana. Niente di più. Non è un vero e proprio romanzo giallo, ma più un libro che esalta lo stile di vita Batswana (sì, è proprio questo l'aggettivo giusto da usare). Purtroppo nessuno si è preso la briga di tradurlo in italiano, mentre tutti gli altri libri sono stati già tradotti. Misteri dell'editoria!
E' un libro leggero sull'Africa, una volta tanto. Qualche storia triste c'è, per esempio quella del padre di Mma Ramotswe che ha lavorato per molti anni nelle miniere del Sudafrica rovinandosi la salute, ma in generale è un libro "feel good", come si direbbe in inglese. E poi Precious Ramotswe beve di continuo il "bush tea" (in Italia è conosciuto con il nome afrikaans “Rooibos”) che a me piace da impazzire. Nel libro ci sono forti connessioni con tutti gli altri paesi dell'Africa australe, quindi leggendolo assorbite anche alcune suggestioni del Sudafrica (la capitale del Botswana, Gaborone, si trova a pochi chilometri dal confine con il "rainbow country"), dello Zimbabwe e del Malawi.
E non venitemi a dire che uno scrittore bianco non può scrivere romanzi con protagonisti neri, perché se avesse scritto un romanzo sull'Africa australe senza personaggi neri sarebbe stato ancora peggio. Io tutto sommato l'ho trovato privo di quel senso paternalistico che a volte si percepisce leggendo libri scritti da europei o americani che hanno viaggiato molto in Africa e invece permeato di amore autentico per il continente africano. Magari non il libro più profondo che abbia letto, ma comunque piacevole.

STARS: 3 ½ / 5

1 comment:

  1. mi piace moltissimo McCall sia quando scrive su Gaborone che su Edimburgo, soprattutto Gaborone, mi da fastidio una cosa che le sue "eroine"siano presentate come "nuove miss Marple", sono brave e simpatiche e hanno la loro personalita, e non c'entrano niente con miss Marple!!
    Gaspara

    ReplyDelete