Saturday, December 6, 2008

Parole dette al vento - Jazz, Toni Morrison e Harlem

Ho deciso di rendere la parte letteraria di questo blog un po’ meno impersonale e scrivere qualche post “volante”, ma con il filo conduttore dei libri e delle parole. Lo farò in italiano, credo. In realtà sono molto combattuta: questa cosa della lingua mi sta letteralmente tormentando. Non so mai in che lingua scrivere. Mi rendo conto che le mie recensioni in inglese sono un po’ “awkward” e, se da un lato mi sento più sicura a scrivere in italiano, dall’altro non vorrei mai che qualcuno arrivasse sul mio blog e non potesse leggerlo, visto che i blog letterari che seguo sono quasi tutti in inglese. Che dilemma!

Ad ogni modo, ora sto leggendo Jazz, di Toni Morrison , Premio Nobel per la Letteratura 1993, prima donna nera a riceverlo, se qualcuno dovesse non conoscerla. Il libro non parla di musica jazz per ora, ma spero di scoprire durante la lettura perché si chiama così (in realtà un indizio mi arriva dalle vecchie lezioni di letteratura inglese). Ho aggiunto una piccola casella di testo sotto all’indicazione del libro che sto leggendo (qui sulla barra a destra) che dice esattamente dove si trova la mia mente mentre sto leggendo quel determinato libro. Ora si trova ad Harlem, negli anni venti (anche se il mio correttore grammaticale continua a dirmi che mi trovo in un harem, ahahah!). Queste sono le parole che oggi dico al vento, nella speranza che giungano da qualche parte.

C’è una poesia di Langston Hughes che si intitola proprio ‘Harlem’. Credo sia la poesia afroamericana più conosciuta al mondo (e tra parentesi mi ricordo che la citano in una puntata del Principe di Bel Air per prendere in giro un bianco che finge di sapere tutto sulla Harlem Renaissance, ahahah!). Ad ogni modo, non credo che sia troppo conosciuta in Italia e in Europa. E’ corta, fulminante, come piace a me.



Harlem


What happens to a dream deffered?

Does it dry up
Like a raisin in the sun?
Or fester like a sore –
And then run?
Does it stink like rotten meat?
Or crust and sugar over –
Like a syrupy sweet?

Maybe it just sags
Like a heavy load.

Or does it explode?


Se ti piace questa poesia leggi anche Let America Be America Again (clicca sul titolo per leggerla), una risposta a Walt Whitman e ai suoi canti che esaltavano il sogno americano ma non si accorgevano di quanto quest’ultimo fosse ancora zoppo. Un grande poeta che risponde ad un altro grande poeta, mi piace questo gioco di richiami!

PS: Un paio di link poetici. Allora, primo: il mio amico Calogero ha pubblicato un libro di poesie! Qui il link al suo blog. Secondo, Jorge, un altro blogger-friend, ha scritto un post bellissimo, e tristissimo, sul fatto che... lui è invisibile (e anche il suo post). E' un po' sul genere di questo vecchio post di Cedric che mi ha lasciato un magone che non vi dico. Il tutto calza a pennello con i libri di Toni Morrison: se vi accingerete a leggere Beloved (come si chiama in italiano, Amatissima?) vi avverto che avrete il magone perenne (e gli incubi, ma quello è perché io sono particolarmente suscettibile)...

6 comments:

  1. grazie per avermi citato! sei stata molto carina.
    le parole al vento hanno un unica ma grande forza, possono giungere non dove vogliamo ma dove il destino decide di portarle..ed allora rimarranno impresse per sempre in coloro che le ascolteranno.
    a presto

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  2. Vedo che la questione della lingua è ritornata! I tue rescensioni in inglese non sono "awkward" nient'affatto, ma io capisco il dilemma que te affronta. In bocca al lupo!

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  3. Ciao,
    semplice curiosità, sei tu che sei passata attraverso Wil sul mio blog? come ti sembra?
    lasciami un commento, passerò a trovarti ancora, così vedo se riesco a togliere un po' (molta!) ruggine dal mio inglese.
    Ciao, buona giornata

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  4. La questione della lingua è un casino perenne! X fare un esmpio, ho due nomi. Siccome Cedric da pronunciare è un casino per molti italiani, mi facevo chiamare col mio secondo nome (creando confusione certe volte con persone che mi conoscevano con un nome ed altri con l'altro!). Ora non lo faccio più (se posso fare uno sforzo io, non vedo xkè non possano farlo gli altri, anche xkè spesso partono già prevenuti e di conseguenza non ascoltano!), ma x quanto questo esempio sia minimo, capisco il problema della lingua! Mi hai fatto venir voglia di leggere "Jazz"!! Non la conoscevo, ma spero di rimediare a questa lacuna! Grazie per la citazione... Che onore! Ciao

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  5. CALOGERO: Sei poetico anche nei commenti, eheheh! Comunque è vero, ho chiamato così il post perché spero che una poesia o un autore possa venire conosciuto con il passaparola. Specialmente in Italia, non ci si può fidare dei mass media tradizionali.

    RICHARD: Grazie per dirmi che le mie recensioni non sono "awkward". Era un termine che aveva usato una mia professoressa di inglese per definire i miei essays...

    CARLO S.: Non mi sembra di essere passata dal tuo blog, almeno non recentemente. Ora l'ho fatto, però! Mi affascinano le religioni e filosofie orientali, continua così!

    CEDRIC: Hai ragione, fagli fare uno sforzo a questi italiani e che imparino a dire il tuo nome! Qui in Inghilterra non riescono a dire il mio nome: "Stefani", "Stefana" e poi lo scrivono sempre "Stephania"... Che palle... Quando sono in Italia, invece, leggono il mio cognome e dicono... che cazzo di cognome è? Di cognome mi chiamo come l'attrice che interpreta la moglie di Malcolm X nel film di Spike Lee, visto che ora so che sai di cosa sto parlando, eheheh... Non che qualcuno si ricordi di lei, ma faceva figo dirtelo...
    Cmq... Toni Morrison è sconosciuta in Italia, eppure ha vinto il premio Nobel. "Jazz" è carino, ma "Beloved" (c'è anche un film con Oprah) lo è molto di più, anche se non è esattamente un romanzo allegro.

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  6. Ciao,
    pensavo fossi tu arrivata dal blog di Wil (che è un amico in comune, infatti, la prima volta sono arrivato tramite lui).
    Ti do una dritta: a giorni mi arrivano altri libri ed un paio trattano meditazioni specifiche per donne (ho il 70% di lettori donne), quindi, dedicherò a loro(voi) uno spazio quotidiano apposito.
    Grazie per la visita e torna quando vuoi.
    Com'è il tempo a Londra? qui in Veneto piove e fa freddo...almeno ci fosse un po' di neve!!!
    Ciao, buon week, a presto

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